La link building è una strategia finalizzata ad aumentare l’autorevolezza di un sito web nei confronti dei motori di ricerca. Essa consiste nell’acquisizione di collegamenti (backlink) da parte di altri siti, autorevoli e attinenti al proprio settore, per ottenere “attestazioni di stima” in grado di migliorare il posizionamento.
I link e la link popularity sono importanti fattori ai fini del ranking e di conseguenza in grado di aumentare le conversioni di un sito web.
L’evoluzione delle strategie di link building
Con il passare degli anni, i webmaster si sono resi conto dell’importanza che i backlink rivestono nel ranking, perciò hanno ridotto il numero di backlink in uscita, spesso concedendoli solo in cambio di un corrispettivo economico. La pratica di compravendita di backlink è osteggiata da Google in quanto è finalizzata a interferire in maniera artificiale sul processo di attribuzione del ranking: ciò nonostante, le strategie di link building sono una delle metodologie di lavoro più seguite dai SEO.
Le tecniche spam sono perciò osteggiate dagli algoritmi di Google che puntano a reprimere l’insorgenza di:
- contenuti duplicati che non offrono valore agli utenti (spesso finiscono in “reti” che impediscono loro di emergere sulle serp)
- contenuti sottili (thin content) messi a punto soltanto per ospitare i link
- link farm: siti di scarsa qualità che hanno il solo scopo di ospitare backlink
Queste tecniche – anni or sono ampiamente utilizzate – oggi sono generalmente inefficaci e possono portare anche a penalizzazioni ai danni di siti che ne fanno uso.
Un consulente SEO sa che la link building naturale è un processo che deve essere portato avanti nel tempo. Un campanello d’allarme sulla assenza di naturalezza di queste metodologie di acquisizione di link è costituito dal fatto che i collegamenti arrivano tutti insieme in un breve periodo per poi cessare, oppure che continuano ad entrare con una regolarità aritmetica troppo forzata.
I professionisti quindi si occupano di guidare i clienti verso un ottenimento quanto più spontaneo possibile di link di valore, in modo da mettere al sicuro i siti dei clienti da brutte sorprese e aumentarne progressivamente il valore.
Vediamo quindi quali sono alcuni delle strategie da adottare nel 2021 per ottenere link di valore e non incorrere in penalizzazioni.
Realizzazione di contenuti di valore
La realizzazione dei contenuti deve procedere di pari passo con l’ottenimento di link.
Per meglio dire, i contenuti di qualità nel sito giustificano – nell’apparenza e di fatto – l’ottenimento di link apprezzabili da parte di siti del settore.
Un blog aziendale è sia una risorsa tale da dimostrare le competenze di un’azienda nel proprio settore, che una fonte che sostiene l’ottenimento di link, spontanei o meno.
Gli articoli pillar (pilastri), articoli molto lunghi che affrontano un argomento in maniera esaustiva, sono un’ottima fonte di visite, nonche contenuti in grado di giustificare l’ottenimento di link.
Investire nella realizzazione di articoli di valore significa allo stesso tempo mettere l’azienda nelle condizioni di ricevere backlink in grado di sosterne la crescita.
Il metodo del “link earning” consiste nel realizzare contenuti per loro natura così utili o piacevoli da attrarre spontaneamente link e menzioni: i contenuti pillar sono tra gli elementi più indicati per catturare link e per ottenere traffico consistente utile agli obiettivi di conversione.
Alcuni esempi di contenuti che rivestono interesse per il proprio target sono:
- interviste a esperti del settore (in questo modo si beneficia anche della visibilità dei soggetti coinvolti)
- casi studio su fenomeni del settore
- guide e video “how to” che spiegano come svolgere un certo compito o ottenere un dato risultato
- software in grado di svolgere determinati compiti, disponibili gratis o in prova (come i plugin che vengono inseriti dai webmaster nel sito e integrano backlink verso la fonte)
Gli articoli di valore sono una leva convincente – utile, ma non da sola – per ottenere link da appassionati della materia, colleghi, studiosi del settore.
Purtroppo oggi esistono moltissime fonti di contenuti e spesso, a beneficiare di backlink, sono proprio quelle già ben posizionate su Google, quindi facilmente rintracciabili dagli interessati.
Per questa ragione non possiamo aspettarci che da soli i contenuti di qualità riescano ad attirare backlink. costituiscono comunque la condizione utile sia a ottenerli spontaneamente, sia per generare un’apparenza di naturalezza a fronte di strategie più attive.
Chiedere link ad amici e colleghi
Nel caso di settori dalla bassa competizione o quando si gode di una rete di contatti che mette in condizione di richiedere dei favori, è possibile ottenere link da siti di conoscenti a costo zero e a tempi ridotti.
In questo modo si possono suggerire a Google segnali di un’autorevolezza di partenza che può essere utile per sostenere il posizionamento fin dai primi tempi di messa online.
Questa strategia tuttavia a un certo punto finirà di produrre effetti (non abbiamo un numero infinito di amici ai quali chiedere link!), ma può essere comunque un sostegno gratuito quando abbiamo bisogno di guadagnare visibilità.
Inserire link in directory
Le directory sono portali che raccolgono siti web attinenti a uno stesso argomento. Anni or sono costituivano pregevoli fonti di informazioni siccome permettevano di scoprire nuovi siti attinenti ai propri interessi, ma con la diffusione dei motori di ricerca sono stati superati per completezza e tempestività di informazioni, diventano obsoleti.
Oggi le directory sono in genere semi abbandonate ma in alcuni ambiti specifici (es. siti di interesse locale) possono ancora essere visitate. In altri casi si sono trasformati in ricettacoli di spam per via dello scarso controllo a monte dell inserimento.
Se vuoi servirti delle directory per le tue attività di link building, controlla che:
- sia presente uno staff intenzionato a controllare la qualità dei link proposti
- le pagine non ospitino un numero esagerato di backlink
- le directory abbiano realmente un pubblico e non siano visitate soltanto da coloro che se ne servono per includere link
Le public relation permettono da un lato di aumentare la visibilità dei siti web rispetto al proprio pubblico, dall’altro di attuare le condizioni necessarie per ottenere backlink, spontanei o meno
Riparazione dei broken links
Le risorse in rete non restano sempre valide e utili per il pubblico al quale sono destinate.
Molto spesso alcuni siti finiscono offline oppure i webmaster cancellano certi contenuti, rendendo i link che li puntano inutili. In questo modo i siti web presentano dei broken links (link rotti) così detti perché non conducono a nessuna risorsa. Questo può tradursi in un’occasione di ottenere link.
Grazie a tool come Broken Link Checker, possiamo scoprire se un sito contiene dei collegamenti non funzionanti, per chiedere al webmaster di sostituirli con delle nostre risorse. A questo punto possiamo scrivere al proprietario del sito in questione una mail di questo tipo:
<<Cara/o….
ti scrivo in quanto reputo il tuo sito un’autorevole fonte di informazioni nel campo del [settore].
Ho notato che la pagina [URL] indirizza a un contenuto non più disponibile.
Spero di farti piacere segnalandoti una risorsa che puoi offrire ai tuoi utenti al posto di quella rimossa: [URL della propria risorsa]
Ti ringrazio per la disponibilità.>>
Questa è una tecnica che non da risultati certi il 100% delle volte, ma ha il pregio
- di non costare nulla (se non un po’ di tempo da investire nello studio del destinatario)
- di mettere in relazione con il destinatario
- di ottenere un collegamento che il sito ospitante ha tutto l’interesse a fare conoscere i propri lettori
Ricerca dei siti linkanti i competitor
Perché evitare di prendere spunto dall’operato dei concorrenti? I nostri competitor possono essere a conoscenza di siti del settore interessanti che a propria volta possono essere disponibili a linkare anche noi. Ovviamente non parliamo di siti partner ma di siti informativi e di appassionati del settore che non dovrebbero avere conflitti di interesse nel linkare l’uno e l’altro. Tool come Seozoom, Semrush, Majestic SEO ci permettono di analizzare il profilo backlink dei competitor e di individuare i siti web più interessanti da contattare.
Personal branding
Sviluppare una reputazione autorevole su motori di ricerca è una strategia che porta effetti vantaggiosi al brand anche dal punto di vista della reputazione.
Il personal branding aiuta la link building aumenta la visibilità delle aziende anche attraverso altri canali – come le public relation e la promozione sui social network – che aiutano a cementare l’idea del brand nella mente dei consumatori.
In questo modo è più facile ottenere backlink, siccome il pubblico ha già in mente dei soggetti autorevoli in determinati settori, e se deve linkare o menzionare qualcuno sa già chi citare!
Se vuoi far guadagnare al tuo sito web l’autorevolezza che merita, hai la possibilità concreta di ottenere backlink sicuri e con un forte DA.
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