Ottimizzazione SEO: cosa devi sapere

Ottimizzazione di siti web: gli elementi che devi conoscere

L’ottimizzazione SEO (search engine optimization) è una disciplina che racchiude una serie di attività rivolte ad accrescere l’importanza di un sito web agli occhi dei motori di ricerca. L’ottimizzazione comprende una serie di attività tecniche che puntano a rendere un sito più performante, più facilmente navigabile  e in generale più prezioso per i propri utenti. In questo modo i motori di ricerca sono portati a porlo maggiormente in risalto nelle ricerche degli utenti, e da tale aumento di visibilità deriva un maggiore traffico di potenziali clienti.

Ottimizzazione SEO: le tecniche che devi conoscere

L’ottimizzazione SEO comprende una serie di tattiche che puntano a rendere un sito web più importante secondo le considerazioni svolte dagli algoritmi dei motori di ricerca. Essi infatti valutano una serie di aspetti ai quali attribuiscono un certo grado di importanza. Il complesso di considerazioni porta all’ordine con cui i siti web vengono restituiti agli utenti che digitano le ricerche. Più un sito ha un valore di importanza maggiore e più appare in alto nei risultati delle ricerche, con conseguente maggiore traffico organico che può ottenere.

Un sito web che non appare rilevante sui motori di ricerca non riesce a ritagliarsi uno spazio di importanza nella mente del proprio pubblico, e rinuncia alle conversioni che derivano dall’ottenere traffico organico da utenti in linea con le proprie proposte commerciali.

Esistono centinaia, forse migliaia, di fattori che si stima avere un peso sul posizionamento, molti dei quali sono dibattuti oppure hanno un’influenza che varia da settore a settore. Le tecniche SEO si dividono in SEO on page (interventi sul codice e i contenuti del sito web) e off page (attività su elementi esterni al sito che incidono sulla sua reputazione).

Robots.txt

Il file robots.txt è un elemento che indica ai crawler quali elementi devono essere esclusi da scansione. Contienele istruzioni da applicare all’intero sito, mentre i meta tag robots quelle valide per le singole pagine.

Grazie al file robots.txt è possibile gestire in maniera ottimale il crawl budget di Google, in modo da non consumare risorse nella scansione di pagine inutili escludendole a monte.

Sitemap

La sitemap è un file che elenca gli URL dei contenuti del sito, permettendo ai motori di ricerca di indicizzarli facilmente. Per i siti di grandi dimensioni è possibile dividere le sitemap in diverse categorie in modo da appurare in ciascuna di esse se è presente qualche problema di indicizzazione.

Contenuti duplicati

I contenuti duplicati sono dei contenuti identici o praticamente uguali che sono raggiungibili dai motori di ricerca attraverso dei percorsi diversi. Ciò significa che i crawler dei motori di ricerca possono consumare inutilmente le proprie risorse per scansionare delle risorse identiche e quindi ridondanti per gli utenti. I contenuti ridondanti possono generarsi per problemi tecnici (es. presenza di più URL che conducono alle stesse risorse, e che vengono visti come duplicati) oppure come risultato di un piano editoriale che non punta a differenziare nettamente gli argomenti trattati da un articolo a un altro.

I contenuti duplicati sono fattori che possono fare calare la “stima” di Google per il sito web e condurre anche a delle penalizzazioni.

Errori 404

Gli errori 404 sono delle condizioni nelle quali i percorsi all’interno del sito non conducono a nessuna risorsa. Può trattarsi ad esempio di problemi tecnici che hanno fatto sparire i contenuti della destinazione oppure di pagine spostate verso percorsi differenti senza reindirizzare.

Correggere gli errori 404 permette di evitare che il pubblico esca dal sito senza interagire, non trovando quanto desiderato, in modo da preservare il traffico e orientare verso destinazioni utili per le conversioni.

Link interni

L’ottimizzazione dei link interni (i collegamenti tra una pagina e l’altra del sito) è una pratica molto importante per rendere i contenuti più facilmente rintracciabili dagli utenti e dai motori di ricerca. Le pagine che attraggono il pubblico devono essere collegate a quelle rilevanti per le conversioni (i prodotti e i servizi in vendita) e a quelle che si intende fare conoscere agli spider dei motori di ricerca e ai visitatori.

In questo modo è possibile aumentare il tempo di permanenza all’interno del sito e il numero di pagine visitate, riducendo il tasso di rimbalzo e migliorando la reputazione del portale agli occhi dei motori di ricerca.

I link interni permettono anche di suggerire a Google una priorità nella scansione dei contenuti in modo da ordinarli per priorità.

Link building: quando conviene farla

Link in entrata

I backlink sono collegamenti da un sito verso un altro e costituiscono per i motori di ricerca importanti elementi per valutarne l’importanza. I link infatti fungono da “referenze” che vengono prese in considerazioni per appurare quanto un sito è reputato affidabile e di valore nel proprio settore.

L’ottimizzazione SEO offpage punta quindi a migliorare la reputazione di un sito incrementando i backlink in entrata da siti autorevoli, visitati e ritenuti a propria volta come affidabili, attraverso attività di public relation o vere e proprie compravendite.

Gli esperti di content marketing si occupano di realizzare contenuti (articoli, video, podcast, infografiche…) in grado di attrarre l’attenzione di altri siti per ottenere backlink in modo spontaneo.

Velocità di caricamento

La velocità di caricamento è un importante fattore che incide sul gradimento di un sito web da parte del pubblico. Un portale che impiega più di 2 / 3 secondi per caricarsi viene percepito come poco performante, e ciò potrebbe portare a un calo nel posizionamento.

Il tool Google Pagespeed Insight valuta i core web vitals, i fattori che incidono maggiormente sui tempi di caricamento della pagina, e sui quali si può intervenire per migliorare le prestazioni del portale. Può trattarsi ad esempio del tempo di caricamento necessario per far apparire il primo elemento, dello spostamento che gli elementi della pagina subiscono mentre si caricano, della visibilità degli elementi senza bisogno di scrollare la pagina.

Navigazione da mobile

La navigazione del sito web deve essere fruibile e richiedere il minore tempo possibile. Per questo occorre prestare molta attenzione a quegli elementi che rallentano la visualizzazione da smartphone e tablet, che possono peggiorare il posizionamento e la soddisfazione degli utenti.

Architettura del sito

L’architettura del sito è un elemento fondamentale per fare comprendere ai motori di ricerca la gerarchia dei contenuti e facilitare ai bot il passaggio da una pagina all’altra. Agire sulla struttura del sito significa agevolare il lavoro degli spider, garantire la fruibilità dei contenuti e permettere che i propri utenti trovino soddisfazione ai loro bisogni nel minor tempo possibile.

I contenuti del sito possono essere raccolti in categorie (classificazioni verticali che racchiudono tutti quelli appartenenti a uno stesso argomento) e contrassegnati da tag (tassonomie che raccolgono gli elementi attinenti a un dato argomento trasversali alle varie categorie).

Una buona struttura permette di dividere i prodotti in un numero di categorie funzionali alla dimensioni del sito, facendo sì che i prodotti siano rintracciabili con il minor numero di click degli utenti.  Un numero di categorie eccessive rischia di trasformare il sito in un labirinto e di disperdere i contenuti tra tanti contenitori poco significativi.

L’home page in ogni caso deve essere sempre raggiungibile con un click. Attivare la visualizzazione delle breadcrumb (“briciole di pane”) permette di rendere visibile il passaggio da una categoria all’altra in modo da agevolare il ritorno al percorso precedente.

Keyword research

L’analisi delle keyword è un’attività che consiste nel selezionare le parole chiave che vengono maggiormente utilizzate dal proprio pubblico per individuare i contenuti che rispondono alle loro esigenze. La keyword research permette di individuare le parole chiave che vengono più frequentemente ricercate. Realizzare contenuti rilevanti per tali keyword permette potenzialmente di ottenere un grande volume di traffico organico dai motori di ricerca.

Le keyword troppo generiche presentano alti volumi di ricerca ma una consistente concorrenza, che rende molto difficile posizionarsi con esse. Per questo è conveniente lavorare su parole chiave di coda lunga, termini legati ad argomenti più specifici che hanno volumi di ricerca minori, ma che complessivamente possono portare quantità di traffico consistenti.

Articoli del blog

I contenuti del blog permettono di intercettare ricerche di contenuti da parte delle persone per rispondere alle loro esigenze informative.

Gli articoli originali concepiti per rispondere a determinati intenti di ricerca permettono di accrescere l’autorevolezza del brand nei confronti del pubblico selezionato, di fidelizzare il proprio pubblico, di ottenere traffico dai motori di ricerca in maniera gratuita e continuativa nel tempo.

Il SEO copywriter, a partire dalla analisi delle keyword, realizza contenuti studiati per rispondere a un dato intento di ricerca, correttamente suddivisi in paragrafi introdotti da titoli e sottotitoli rilevanti per i motori di ricerca, provvisti di link verso le pagine importanti per le conversioni. e di opportune call to action.

I contenuti del sito web vengono ottimizzati lato SEO a livello di diversi campi:

  • URL, il percorso delle risorse web: possono essere riscritti per essere trasformati da stringhe alfanumeriche a sequenze di parole di senso compiuto
  • Title: il titolo delle pagine web che viene visualizzato sulle serp
  • Description: il riassunto dei contenuti delle pagine che viene visualizzato sulle serp
  • Titoli <H> dei paragrafi: i titoli delle sezioni all’interno della pagina aiutano a farne comprendere il significato
  • Testo dei tag SEO delle immagini

i quali complessivamente permettono di migliorare la rilevanza della pagina dal punto di vista della SEO onpage.

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